Nel corso degli anni nuove tecnologie si sono susseguite per rispondere alla necessità di diminuire costi e tempi di produzione. Oggi, una fabbrica per mantenersi competitiva sul mercato deve certamente essere una fabbrica digitale. Qui, la raccolta e la circolazione delle informazioni sono più agili e veloci e permettono di migliorare la produttività ed il controllo dei processi.
Fluidificare il più possibile i processi e gestire in maniera digitale ed efficiente lo scambio e la raccolta di informazioni: questa la linea guida da seguire. Una delle dirette conseguenze sarà la riduzione al minimo dei downtime, ovvero quei periodi di inattività tremendamente costosi per ogni stabilimento industriale dovuti ad errori di setup produzione, guasti, mancanza di manutenzione preventiva, ritardi negli interventi sulle linee di produzione.
Come aumentare la produttività, dunque? A livello generale, si possono identificare le seguenti leve strategiche:
È ormai molto difficile immaginare una fabbrica competitiva in cui non siano previste, nel processo produttivo, delle tecnologie digitali. L’obiettivo della digitalizzazione non è di sostituire le risorse umane, ma far sì che possano affidarsi ad una tecnologia che li supporti in tutti i loro task, nell’operatività quotidiana ordinaria e straordinaria, permettendo di limitare gli errori e i ritardi dovuti a mancanza di informazioni in tempo reale. Il risultato: processi più efficienti e maggiore reattività.
Per aumentare la produttività degli impianti, la tecnologia offre un valido supporto e consente, da un lato, di migliorare l’efficienza e, dall’altro, di semplificare l’esecuzione di compiti. Esistono, ad esempio, piattaforme che offrono la possibilità di condividere dati, tutorial o materiali informativi in tempo reale. Per farlo sfruttano sistemi di chat in grado di comprendere e utilizzare il linguaggio umano per interagire con le macchine. Attraverso questi strumenti, verrà velocizzata la comunicazione tra uomo e macchina.
Una fabbrica digitale è quindi un luogo di produzione puntualmente monitorato, in cui la tecnologia si pone al servizio delle risorse umane per fluidificare e velocizzare i processi e le comunicazioni.
La prima regola per aumentare la produttività di un impianto è avere visibilità a 360 gradi dei processi che lo caratterizzano. Ovviamente, conoscere in tempo reale lo stato del ciclo produttivo e dell’impianto, è importante per garantire che siano rispettati gli standard previsti.
Per poter aumentare le performance è necessario partire da un’attenta misurazione delle principali metriche. Si parla, tra gli addetti ai lavori, di KPI, ovvero key performance indicator. Spesso, nonostante la conoscenza dell’impianto e dei processi, non è semplice misurare i KPI e monitorarli correttamente. Per poterlo fare, bisogna avere facile accesso ai dati dai quali poter determinare gli indicatori dell’impianto. La tecnologia ci permette di avere tali indicatori, fornendo in modo chiaro e facilmente accessibile i dati utili alla misurazione e al monitoraggio dei KPI. Oggi è inoltre possibile usufruire di piattaforme in grado di interfacciarsi con una moltitudine di macchine e sistemi informatici, le quali ci permettono di reperire facilmente tutte le informazioni necessarie da un’unica fonte.
È fondamentale, per avere una visione completa dell’impianto di produzione, misurarne l’efficienza. A tal scopo, una delle metriche più diffuse è sicuramente l’OEE, che riassume tre concetti diversi ed egualmente importanti: disponibilità, rendimento e qualità. Pur senza entrare nei dettagli delle tre grandezze, l’efficienza generale dell’impianto tiene conto di ogni tipologia di perdita produttiva, dai guasti alle microfermate fino a scarti e rilavorazioni.
Ciò che conta, per aumentare l’efficienza generale dell’impianto, è sfruttare appieno le macchine ed i sistemi informatici raccogliendo tutti i dati significativi utili al monitoraggio, in modo da avere una visione puntuale del sistema produttivo.
Il secondo passo è comprendere quali siano le problematiche da risolvere e riuscire a ridurle o addirittura a prevenirle. L’analisi dei dati raccolti permetterà quindi di apportare miglioramenti al processo produttivo, innescando un circolo virtuoso composto da tre fasi:
Digitalizzare un impianto di produzione significa avere la possibilità di conoscere in tempo reale lo stato dei processi produttivi. Ma, ancor di più, è un passo fondamentale per raccogliere dati sui quali è possibile svolgere numerose tipologie di analisi. Tra queste, di estrema importanza le analisi basate su modelli predittivi, volte ad anticipare guasti e malfunzionamenti. Si parla, in questo caso, di manutenzione predittiva. Grazie all’analisi di correlazioni, al tempestivo controllo di valori anomali e allo sviluppo di modelli matematici sui dati, è possibile intervenire in anticipo, e in maniera mirata, riducendo enormemente i tempi e i costi dovuti ad interruzioni nel processo produttivo.
La manutenzione predittiva ha dunque un importante impatto sulla produttività dell’impianto e sui costi di gestione.
In un mondo dove le competenze sono sempre più importanti e dove le imprese, soprattutto quelle più piccole, faticano a reperirle sul mercato, è di fondamentale importanza valorizzare la conoscenza e le esperienze presenti in azienda. Questo aspetto, in apparenza lontano, ha in realtà impatti molto positivi sulla produttività di tutti i processi di business, ed è molto più facile da implementare di quanto si possa pensare.
Occorre dunque costruire una strategia di knowledge management. In un ambiente produttivo, una delle soluzioni consiste nell’affidarsi ad una piattaforma di collaborazione e condivisione. Esse permettono di consultare e condividere guide, manuali, esperienze o tutorial: niente più informazioni cartacee o documenti salvati in maniera disordinata. Questo tipo di piattaforme rappresenta il modo più comodo per salvare non solo i materiali informativi, ma anche le attività svolte durante un determinato lavoro, che diventeranno facilmente reperibili in futuro in caso di situazioni simili. In altre parole, il know-how dell'azienda sarà disponibile e accessibile in qualsiasi momento.
Keethings è una piattaforma conversazionale e di execution che ha un impatto estremamente positivo sulla gestione dei processi produttivi e manutentivi, sulla comunicazione interna e sulla riduzione drastica dei downtime.
Permette inoltre di costruire un ponte comunicativo tra operatori, macchine e sistemi software, permettendo la comunicazione in linguaggio naturale. Ad esempio, sarà possibile chiedere anche da mobile: “qual’è la temperatura della centralina 23?”, e Keethings risponderà raccogliendo i dati ed offrendoli all’operatore.
Con Keethings è possibile creare degli spazi virtuali di collaborazione, dove gestire i processi e condividere velocemente dati, informazioni, guide o altri materiali informativi. Verranno automaticamente aggiunte in questi spazi, detti anche workspace, solo le persone coinvolte direttamente nel processo da svolgere, per poter esaminare insieme il contesto, decidere cosa fare ed attivare workflow specifici per dare le istruzioni corrette al personale.
La piattaforma velocizza e semplifica le comunicazioni e supporta appieno una strategia di Knowledge management. Documenti, video, guide ed immagini sono sempre a disposizione e di facile reperibilità per le persone nel corretto contesto. La risoluzione di particolari problemi gestiti negli spazi virtuali può essere memorizzata e contribuirà all’accrescimento del Knowledge base aziendale in modo naturale e veloce, senza sforzo alcuno. Il nuovo personale potrà trovare più facilmente soluzione alle proprie necessità e accrescere il proprio know-how.
Una collaboration platform come Keethings può diventare l’asse portante di tutte le attività di monitoraggio, alerting, gestione dell’operatività e scambio di informazioni nella fabbrica, con un’enorme semplificazione del lavoro ed una velocizzazione delle comunicazioni sia uomo-uomo che uomo-macchina.
Keethings è una piattaforma di collaboration ed execution, un essenziale supporto al personale operativo in contesti industriali. I team possono collaborare e operare in workspace virtuali, in cui raccogliere dati dal campo, condividere informazioni ed eseguire azioni.
© Copyright 2019 Keething - All rights reserved.